Allo stesso modo un video può essere utilizzato a conclusione di un argomento, in forma di "riassunto" o per fissare, anche a livello emozionale quanto si è comunicato a livello verbale. Anche a catechismo si possono utilizzare questi strumenti per attrarre maggiormente l'attenzione dei bambini e così facendo le immagini di racconti o storie possono rimanere impresse nelle loro mente.
I video di preghiera possono, relativamente alla diversità di contesto, svolgere gli stessi compiti: introduttivi o di riflessione. La vicinanza al linguaggio dei nostri ragazzi, che hanno l'abitudine di frequentare Internet o la televisione, li rende più attenti e interessati.
Il video agisce a livello emozionale suscitando delle reazioni più coinvolgenti: mi piace o non mi piace, mi emoziona o mi annoia...ciò crea le condizioni favorevoli per continuare sucessivamente il discorso, facilitando la possibilità del ricordo e il legame con stati d'animo piacevoli.
Il video può anche aiutare il catechista donandogli sicurezza perchè lo toglie dall'ansia del "e adesso come inizio?", dal problema costante di doversi conquistare l'interesse e l'attenzione dell'uditorio. Il video, però, non sostituisce la fatica dell'incontro, può facilitarlo e renderlo più efficace a livello comunicativo.
Noi catechiste abbiamo proposto il video in cassetta del "Principe d'Egitto" integandolo con il racconto della storia di Mosè: il bambino salvato dalle acque. I bambini sono stati catturati dalle immagini e noi catechiste abbiamo constatato che essi ricordavano molto di più rispetto al video che rispetto alla storia letta da noi. Abbiamo fatto altre attività di riassunto, di disegno riguardo alla storia di Mosè ed è stata capita da tutti.